EMANUELE SEVERINO – PLATONE FONDA IL MONDO
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Platone non fonda la teoria del ‘mondo’: fonda il ‘mondo’. Prima di lui non c’è ‘mondo’, come non c’è produzione e distruzione […].
IV. Il ‘mondo’ è evocato quando Platone compie il ‘parricidio’, conducendo nell’essere le determinazioni (gli enti), che Parmenide lasciava nel nulla. Guidato il gregge nell’ovile dell’essere, Platone lo divide in due schiere: quella privilegiata degli enti divini, ingenerati e immutabili, e quella degli enti sensibili (il ‘mondo’), la cui nascita e morte sembrano attestati dal loro stesso apparire […] il cattivo pastore ha già preso il sentiero della notte. Non ha saputo cogliere la possibilità, che gli si era offerta, di compiere il parricidio senza macchiarsi. […]
Il parricidio doveva essere compiuto perché le determinazioni non sono un niente […] L’essere non è il puro indeterminato, ma la totalità concreta delle determinazioni.
[Emanuele Severino, Essenza del nichilismo, Il sentiero del giorno, III-IV]