FISICA

Si dia nome di Fisica alla scienza della Natura o Φύσις. La scienza Fisica coglie il Tutto come Natura e la descrive come normata da leggi. Tuttavia come il discorso sulla Natura deve riconoscersi come all’interno di Quella, così anche delle leggi della Natura è da dirsi che esse sono da intendersi come descrizioni che si ot-tengono conformemente a ciò che ri-tengono, volendo quelle focalizzarsi su aspetti particolari del Tutto tenendo concepiti, dunque ri-tenendoli, meroi ri-tenuti simili, sì da descriverli come normati.
Queste sono dunque da dirsi sub-regolarità fisiche, che nel determinare la propria norma conseguono che la si debba dire nominale, poiché erano stati ri-tenuti, in principio di analisi, come sub-unità nominali i meroi campionati e osservati per indagarne la norma. Ciò poiché l’unità è propria del Tutto, tale che i suoi aspetti (meroi) non si trat-tengano da sé la propria unità (esclusiva degli altri aspetti), bensì con-tengano a loro volta l’unità (axios[1]) che il Tutto è.
Detto altrimenti gli oggetti individuali[2] che si dicono normati da una qualche legge fisica sono ri-tenuti. Poiché i molteplici che sono campionati (e ri-tenuti) in Natura sono in realtà l’Uno che la Natura è.
Dunque non vi è da stupirsi se alcune leggi di Natura paiono inconciliabili con altre, poiché sono descrizioni che, ri-tenendo aspetti piuttosto dissimili, così come li ri-tengono, conseguentemente, sono incommensurabili. Ciò poiché ogni legge di Natura per venire a costituirsi deve violare la prima legge di Natura.
Nel chiedersi quale sia la prima legge di Natura, si svolga così il ragionamento: si dica prima legge di Natura (e anche ultima) quella legge che raccoglie, comprende sotto di sé tutte le altre leggi di Natura regolandole, tale che la prima legge di Natura sia una. Nell’imbarazzo in cui si può versare non sapendo da dove o cosa partire a ragionare, si ponga la questione in questi termini: quale che sia la prima legge di Natura e come essa svolga la propria funzione, si può in ogni caso nominarla Norma. Pertanto Norma è la prima legge di Natura.
Così posto il problema rivela subito quale sia l’equivoco nel ponimento della domanda. Norma e Natura infatti così poste sembrano essere due entità, due Realtà che se continuano a essere ri-tenute due non potranno essere comprese in Una. Tuttavia s’era presupposto che la Natura fosse il Tutto, l’Uno. Dunque è inevitabile che Norma e Natura, procedendo col discorso, si trovino a essere l’una nome dell’altra.
Altrimenti se si provasse a conciliarle mantenendole come due Realtà, risulterebbe che la reciproca influenza porti la Natura a naturalizzare la Norma e la Norma a normare la Natura in un rapporto tra le due che non è né dell’una né dell’altra o tanto dell’una quanto dell’altra. Se questo rapporto è ri-tenuto come equilibrio immobile allora le tre Realtà possono essere unificate. Se il rapporto è mutevole, tale che la Natura possa prevaricare la Norma rendendosi almeno un po’ più anormale o la Norma possa soverchiare la Natura rendendosi un po’ più innaturale, ebbene è un conflitto. Il Conflitto non può che verificarsi in un campo di battaglia e in un tempo. Sono così implicate altre due entità, una gran profusione di Dei eterni che partecipano del Tutto senza esserlo (e così nemmeno quello è): Natura, Norma, Conflitto, Spazio, Tempo. Fisica, Nomica, Polemica, Corica, Cronica. Già cinque entità divine e le rispettive scienze. Lo scenario (l’apparizione) però resta uno e non incontra nessuno degli Eterni invisibili, dunque si dia anche la scienza Fenomenica, sesto Dio. Il settimo Dio diventa poi il più problematico: la Divisione che impedisce il mescolarsi degli altri Dei è in sé unitaria, divide gli altri. E così il Tempo non temporalizza sé stesso, il Conflitto dal canto suo è in pace, lo Spazio sembra vuoto agli altri, ma lui è pieno di sé, l’Apparizione è immagine unitaria di un’unità che è solo sua (per altro divisa in anime incommensurabili). Norma e Natura invece hanno una somiglianza, si può dire siano normali e naturali entrambe. Alleate sono la stessa cosa.
In conclusione del discorso si può dire che la Natura è già la propria stessa legge. La prima legge di Natura può dunque essere così enunciata: «Essere è».
[1] Vd. Axios e Meroi.
[2] Vd. Oggetto e Cosa.