KARL JASPERS – DUE MODI DI INTENDERE LA VERITÀ
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[I] due accusati [Galileo e Giordano Bruno] si comportano conformemente al tipo di verità da loro rispettivamente rappresentata. La verità dalla quale io traggo la mia esistenza vive solo se io mi identifico con essa; storica nel suo apparire, non possiede una validità universale pari alla sua enunciazione oggettiva, ma è incondizionata. La verità che io posso dimostrare, può sussistere anche senza di me, essa è universalmente valida, non è storica, non dipende dal tempo, ma non è neppure incondizionata, perché dipende dalle premesse e dai metodi della conoscenza in connessione ai fini. Voler morire per qualcosa di esatto e di dimostrabile è fuori luogo. Al contrario, il pensatore che crede di aver penetrato il fondamento delle cose non può ritrattare le sue proposizioni, senza con ciò attentare alla verità stessa, questo è il suo segreto. Nessuna evidenza universalmente accolta può pretendere che colui che la sostiene si sacrifichi per essa. […] [C]’è una verità che nessuna ritrattazione è in grado di estinguere
[K. Jaspers, La fede filosofica]
Nella traduzione italiana di Umberto Galimberti, edita Raffaello Cortina
@ILLUS. by PATRICIA MCBEAL, 2020