SUGGERIMENTI PER UNA FENOMENOLOGIA DEL MOSTRUOSO di S. Brocardo

Le linee guide generali che caratterizzano il presente saggio breve sono preventivamente illustrate nella nota iniziale che funge da premessa e che riportiamo nella sua quasi interezza qui di seguito:
“L’obiettivo principale non è tanto quello d’illuminare esaustivamente ogni aspetto dell’argomento trattato, impresa che senza dubbio richiederebbe uno studio più ampio e strutturato, bensì quello di offrire al lettore alcune possibili suggestioni, alcune coordinate preliminari per meglio approcciare il variegato e multiforme tema del mostruoso. Pur senza rinunciare alla necessaria dose di scientificità richiesta per un simile impegno, il carattere della trattazione sarà spesso più vicino al senso comune che non alle intricate selve teoretiche tipiche della filosofia. Quello che tenteremo di offrire sarà, a conti fatti, una sorta di basilare fenomenologia del mostruoso, volta a riflettere su alcune fondamentali domande. Cos’è un mostro? Quali sono le sue caratteristiche? Come e perché nascono i mostri? Le risposte fornite non pretenderanno all’assoluta validità, ma dovranno anzi essere intese alla stregua di preventivi ragguagli da chiunque volesse orientarsi in un’iniziale tematizzazione di questo argomento e dei suoi principali aspetti”.
Il tentativo sarà dunque quello di proporre una fenomenologia nel senso più genuino del termine, di porsi, cioè, in un’ottica di progressiva analisi e scoperta del mostro e dei suoi tratti salienti per come essi ci si presentano. Non mancheranno richiami alla genesi meramente antropologica e mitica dei mostri, ma a poco a poco ci si focalizzerà sulla funzione (e sulla funzionalità) del mostruoso, cercando di spiegare come e perché questo particolare fenomeno sembra non abbandonare mai definitivamente l’esperienza umana, nemmeno in un’epoca che fa del progresso tecnico e della secolarizzazione di ogni sapere i propri cavalli di battaglia.
Gli strumenti e le fonti utilizzate comprenderanno, nell’ottica della suddetta fenomenologia, anche materiali non direttamente ascrivibili all’universo scientifico e accademico. Non si stupisca perciò il lettore di fronte a citazioni poetiche, letterarie e ai talvolta bislacchi esempi tratti dal web, poiché una seria disamina del mostruoso non può prescindere da una valutazione (più o meno approfondita) del nostro rapporto quotidiano e “ingenuo” con il mostro.
Una possibile interpretazione del mostruoso in senso estetico chiude la trattazione, puntualizzando che:
“Questa funzione, che non destituisce le precedenti, ma anzi le integra, è una testimonianza dell’intimo legame tra l’uomo e il mostro, tra la tendenza a razionalizzare e quella che invece ci riporta (col nostro più o meno implicito consenso) tra le braccia dell’ignoto e dell’orrorifico, connotando il mostruoso come una sorta di esperienza intermedia, a metà tra il bello e il sublime”.
di Simone Brocardo
Suggerimenti per una fenomenologia del mostruoso, in L’oscuro compagno. Il mostro dalla mitologia ai pokémon, pp. 37-73 Per la sinossi del volume, clicca qui. Per gli abstract, clicca qui.
@ILLUS. by JOHNNY PARADISE SWAGGER, 2019
L’OSCURO COMPAGNO
@ILLUS. by CATALINA LUNGU, 2019