CHI FORSE INCONTRÒ BOSE-DE-NAGE IN SU LA VIA PER LA TERRA DI CUCCAGNA
E fu sera e fu notte. Erano passati anni dall’ultima volta che Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, avesse partecipato alla notte. Come ci si aspetta da una calda nottata estiva, il cielo punteggiato di astri incandescenti era solcato dalla pioggia meteorica nella costellazione di Perseo che di tanto lustro aveva ammantato quei cieli in quella porzione di terra sommersa. Quella era la notte nota come la Notte delle Stelle Filanti.
Immerso nella contemplazione del firmamento, e avendo espresso tre desideri – è buona norma, è risaputo, esprimerne uno per ogni Stella Filante individuata – dei quali almeno quattro si erano già realizzati, con passo spedito penetrò nel folto della foresta. Si era incamminato all’interno della famigerata Selva Caosmotica, luogo misterioso e teatro di misteriose sparizioni. Si dice siano state misteriose creature del mistero a far sparire, misteriosamente, i numerosi baldi guerrieri che avevano provato – chissà perché? Mistero – ad accedere ai suoi pentrali. Quei pochi che ne uscirono, uscirono di senno. Fatti che ancora oggi restano misteri. Era nota anche come Foresta dei Senza Senno.
Bosse-de-Nage, assai amante dell’avventura da buon cinocefalo babbuino, era eletrizzato anche per la leggenda misteriosa che aleggiava con aura di mistero: raccontano di un misterioso Gran Cavaliero che abbia cantato, in un passato tanto remoto da sembrare prossimo, le dame e i cavalieri e le armi e gli amori di coloro che abbiano attraversato la Selva Caosmotica e che ora girovaghi ramingo e senza senno per la Selva. Speranzoso di imbattercisi e di interrogarlo, si inoltrò nella folta arborescenza.
Sempre in movimento, gli alberi alti alti si scambiavano di posto con quelli piccoli piccoli che diventavano, una volta preso il posto di quelli alti alti, alti alti e quelli alti alti, una volta preso il posto di quelli piccoli piccoli, piccoli piccoli; i tronchi, roteandosi e incrociandosi, rendevano assai complesso l’orientamento e le fronde creavano giochi di luce illusori. Ma Bosse-de-Nage, zaino in spalla, riusciva a trovare sempre l’oriente grazie alle sue competenze in materia cosmologica che gli erano state trasmesse dal Saggio del Villaggio quando era un giovane cinocefalo babbuino.
Di lui si dice che un giorno sia riuscito, benché solo per un attimo, a rendicontare tutte le stelle esistenti nel cosmo, ma che il numero fosse così infinito da non riuscire la sua mente a contenerlo; prima che gli sfuggisse definitivamente, ne riportò a parole – per quanto si possano imprimere a parole tali numeri – un autoevidente brocardo:
Il numero che somma tutti i numeri delle stelle numerose è il numero di tutto ciò che è compreso in un «’HA ‘HA» completo.
e sul retro del sigillo che sigillava la sentenza, sentenziava:
La saggezza cosmetica ha operato con il senno che abita quei luoghi.
Massima, quest’ultima, che aspetta ancora di essere dispiegata da qualche saggio cinocefalo.
Proseguendo e orientandosi a spasso spedito, si ritrovò nel cuore della Selva Caosmotica, luogo misterioso in cui è primavera anche quando è autunno. Qui Bosse-de-Nage scorse seduto su di un masso un misterioso tipo intento, pare, a scrivere. Sperando fosse il misterioso Grande Cavaliero si avvicinò e salutò con un gentilissimo «’HA ‘HA»
Il tipo posò gli occhiali e lo guardò, brusco in volto, come a dire: “Cosa vuoi? Chi sei? Perché mi disturbi?”
Bosse-de-Nage, allegramente gli rispose:
«’HA ‘HA», a significare: “Sei tu il misterioso Gran Cavaliero la cui storia è circonfusa di mistero?”
Sto benissimo, grazie! Il cibo è ottimo e la compagnia non mi manca! – ribattè il misterioso tipo intento non più, pare, a scrivere.
Sollevato per la risposta, il cinocefalo babbuino rilanciò:
«’HA ‘HA», e cioè: “Come sono stati tutti questi anni nella Selva Caosmotica?”
Riporto nel mio diario le mie scoperte e i risultati dei miei studi.
Pieno d’ammirazione per la determinazione mostrata, Bosse-de-Nage gli si rivolse così:
«’HA ‘HA», che nelle sue intenzioni era “Le hai sconfitte le misteriose creature del mistero?”
Sì! Le idee non mi mancano e qui posso trovare ispirazione in ogni dove. Ma i miei studi non lasciano tempo alla fantasia; richiedono rigore e dedizione, quindi vattene che mi stai distraendo.
Pienamente soddisfatto delle risposte, Bosse-de-Nage, orientandosi con le stelle si incamminò di buona lena per trovare la via di uscita dalla Selva Caosmotica. Espresse il suo rimpianto e le sue felicitazioni con un ibrido «’HA ‘HA», come a dire: “Peccato però non aver incontrato il misterioso Grande Cavaliero senza senno! Però che interessante lo scambio con quel misterioso tipo assennatissimo!”
@ILLUS. by FRANCENSTEIN, 2020