DELL’AGONE DI BOSSE-DE-NAGE NEL QUADRANTE DEI POETI

Abbandonato or non è molto il Quadrante dei Previsori del Tempo tutti intenti a prevedere con gran sforzo di fantasia il tempo del giorno precedente, Il Turista prese la parola:
– Vostra Eccellenza Eminentissima e Reverendissima, saranno oramai almeno dieci ore che senza sosta ci spostiamo senza tregua; al più, proporrei di soffermarci un attimo per fare il punto della situazione il punto critico il punto croce: non vorrei che pensasse che in questo luogo ameno si faccesse a meno del pic-nic dei pop-corn del ping-pong dell’hip-hop del pit-stop! [In questo frangente Il Turista era stato maligno: infatti sapeva perfettamente che Bosse-de-Nagge, cinocefalo babbuino, avrebbe, senza difficoltà massima, camminato – minimo – ancora per tutto il tempo che avrebbe dovuto camminare, sentendosi stanco solamente alla fine della camminata; ma era altrettanto ben consapevole che, da contratto siglato e sigillato, avrebbe dovuto minimo ogni dieci ore fare al massimo una fermata di sosta e cambiare gomme e vestiti per aumentare l’areodinamicità, cosa che avrebbe reso il viaggio meno difficoltoso e più gaudioso, pena una decurtazione dello 0,25 % dello stipendio! Così si è potuto apprendere solamente dopo molti anni, quando venne data alle stampe l’autobiografia del Il Turista – Confesso, sono stato maligno, (estremi bibliografici, per chi fosse interessato: Tipo Grafia Tipica, Città della Terra di Cuccagna, qualche anno fa;) – interamente dedicata alla rendicontazione di tale spiacevole avvenimento, N. d. C.].
Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, con un grugnito a forma di «’HA ‘HA» come a dire “Ora che ci penso avrei una discreta fame!”, acconsentì ad un attimo di pausa per rifocillarsi le idee.
A quel punto Il Turista prese la parola:
– Vostra Eccellenza Eminentissima e Reverendissima, la Città della Terra di Cuccagna offre molteplici possibilità di svago e un’ampia gamma di locali dove poter mangiare saziarsi banchettare gozzovigliare: come sempre, a Lei la scelta! – e tirò fuori dallo zaino, oltre al pranzo al sacco e il sacco che conteneva il pranzo al sacco, un sacco di altre cose, tra le quali la mappa in scala 5:2 della cartina della Città della Terra di Cuccagna in scala 0:1 – Io mi adeguerò!
Prese la mappa in mano Bosse-de-Nage e la sua fantasia, sospinta dall’iperproduzione di gastrina, lo sospinse nel magico Quadrante delle Pizze laddove regnava incontrastato l’inconfondibile profumino di pizze appena sfornate; lo trasportò nell’avvolgente Quadrante della Pasta che confinava con il contiguo Quadrante dei Sughi; lo trasferì nel Quadrante della Cioccalata laddove si incontrava con il Quadrante della Panna; lo catapultò nel… Ma seppe resistere agli istinti più bassi della gola e, consapevole dell’inesistenza dei Quadranti summenzionati e non volendo fare figuracce nella pubblicazione di questa settimana, si rammmentò di aver letto da qualche parte, a p. 225, riga 15, paragrafo secondo – ma non si ricordava il titolo del libro, mannaggia! – che la Città della Terra di Cuccagna era all’avanguardia in fatto di tecnologie culinarie: pietanze molecolari, ingredienti atomizzati, decorazioni quark e dolci bosoni. E chi meglio degli scienziati li avrebbe potuti guidare in questa esperienza sensoriale? Per questo la risposta venne naturale. Indicò sulla mappa il Quadrante degli Scienziati.
– Saggia scelta Vostra Eccellenza Eminentissima e Reverendissima! Il Quadrante degli Scienziati è la meta giusta per degustare le meraviglie culinarie tipiche della Città della Terra di Cuccagna! Non avrebbe potuto decidere di meglio. Allora, zaino in spalla e barra a dritta ci rivolgiamo senza ambasce verso il Quadrante dei Poeti!
Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, che non ci vedeva più dalla fame, esclamò un vividamente affamato «’HA ‘HA».
Non era ancora albeggiato che già si era al tramonto quando giunsero presso il Quadrante dei Poeti, affamati come non mai. Quella era l’ora giusta, l’ora in cui il tramonto si dissolve nell’alba e l’alba transita nel tramonto, per poetare: l’atmosfera rarefatta – sono infatti rari quei momenti -, il coro delle cicale che duetta con quello dei grilli, gli sbadigli assonnati di chi si appresta a coricarsi per la notte che verrà e di chi si è appena ridestato per la giornata che affronterà, le stelle che luccicano ancora per poco e per tutta la notte, la gloriosa Stella del Mattino e Stella della Sera… tutto concorre a creare le condizioni ideali per i poeti che difatti uscivano dalle loro case con carta e penna pronti prontissimi a lasciarsi ispirare da quella fonte inesauribile di sublime beltade.
Quando il sol al tramontar accede
Allor è alba che’l Poeta vi vede
Vennero così salutati dal Sindaco del Quadrante Tutto. Meravigliati da tanta magnificenza e immersi in cotal lucentezza, un ispiratissimo Bosse-de-Nage, poeta di tutto rispetto, declamò un soave «’HA ‘HA» come a dire
E se il fulgor in sé provvede
È proprio ver ch’ei ci precede
E il Sindaco del Quadrante Tutto, stizzito per quella rima inclusiva, ribatté:
Ma non faccia colui che siede
Che poi per troppo gustar non riede
E Bosse-de-Nage, sempre più ispiratissimo:
È l’usignol ch’al cor non lede
Col canto suo a rallentar mio pede!
E in risposta il Sindaco del Quadrante Tutto – ma volendo cambiare rima, perché accortosi che il suo contendente con la clausola -ede ci sapeva fare – per metterlo così in difficoltà:
Così il volatil canto d’amar
Non lascia che ardor da sperar
Di un gaudioso danzator danzar
Ma un ispiratissimissimo Bosse-de-Nage
Questa è l’amenità da lodar
Del ritmato suonar
Del fringuel cantar!
Non riuscendo a prenderlo in castagna, il Sindaco del Quadrante Tutto si lanciò in una arditezza onomatopeica (in ejambement)
Laggiù tutto il cri cri
Dei grilli e il serafico miao miao
dei gatti al dei canidi bau bau
E un sublimamente ispirato Bosse-de-Nage ribatté con un «’HA ‘HA» disarmante come a dire
Ecco in tra la forra il ragananellar cra cra
Ecco al lunar lume l’ulular uuu uuu
Ecco il poetar d’un cinocefaleo babbuinesco «’HA ‘HA»
Ma quando il Sindaco dei Poeti Tutti si mise a citare lo Snark, e della razza dei Boojum per giunta, il Bandersnatch, l’Ircocervo e i Scimiotigri, Bosse-de-Nage capì di essere entrato in agone con un poeta professionista e al che, rispettosamente, alzò le mani in segno di resa.
Non si era ancora al tramonto che già albeggiava quando venne decretato il vincitore di quella sfida poetica ai massimi vertici e, con un cerimonia in pompa magna, venne proclamato Urbi et orbi il vincitore: The BRock che mollava tutto per andare a scrivere su Arena Philosophika.
Sfinito da quella battaglia a suon rima, Bosse-de-Nage, cinocefalo babbuino, riprese il cammino augurando i migliori auspici al Quadrante dei Poeti con un benaugurale «’HA ‘HA».
Sic rerum scriptores referunt
Così gli scrittori di cose riferiscono che quella sera stessa, la sera dell’arrivo di Bosse-de-Nage nella Terra di Cuccagna, il Paese participò ad un certamen poeticum che vedeva confrontarsi scuole poetiche di altri Paesi e che, benché forti del pronostico che lo dava tra i favoriti, si classificò per penultimo – lapalissianamente tutta colpa di The BRock che mollava tutto per andare a scrivere su Arena Philosophika.
@ILLUS. by, FRANCENSTEIN, 2021