JOHN STUART MILL – È IMPORTANTE LA CONTEMPLAZIONE SOLITARIA DELLA NATURA

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Non è bene per l’uomo essere sempre costretto a subire la presenza dei suoi simili. Un mondo nel quale la solitudine sia scomparsa è un ben povero ideale. La solitudine, nel senso di stare spesso soli, è essenziale alla profondità della meditazione e del carattere; e la solitudine alla presenza della bellezza e della grandezza della natura suscita pensieri e aspirazioni che non soltanto hanno valore per l’individuo, ma sono anche necessari per la società. Non vi è molta soddisfazione nel contemplare un mondo in cui nulla sia lasciato all’attività spontanea della natura: nel quale ogni zolla di terra adatta a produrre alimenti per gli uomini sia già coltivata; ogni prato fiorito e ogni terra da pascolo solcata dall’aratro; dove tutti i quadrupedi e gli uccelli non addomesticati per l’uso dell’uomo siano sterminati come suoi rivali nel possesso del cibo; dove ogni siepe e ogni albero superfluo siano sradicati, e non rimanga quasi una zolla di terra dove possa crescere una pianta o un fiore, senza che vengano sradicati come erbacce in nome del miglioramento dell’agricoltura
[J. S. Mill, I princi di economia politica]
Nella traduzione di Fontana per la UTET, rivista da Piergiorgio Donatelli e contenuta in La filosofia e la vita etica, edito Einaudi.
@ILLUS. by FRANCENSTEIN,2021