MAX HORKHEIMER – TEORIA CRITICA È COSCIENZA DELLA CONTRADDIZIONE?

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Nei soggetti del comportamento critico, il carattere discorde della totalità sociale, nella sua forma attuale, si sviluppa in contraddizione cosciente. Riconoscendo nel modo di conduzione economica presente e nell’intera cultura su essa fondata un prodotto del lavoro umano – l’organizzazione che l’umanità si è data e ha saputo realizzare in quest’epoca – si identificano con questa totalità e la intendono come volontà e ragione: è il loro mondo. Al tempo stesso apprendono che la società è paragonabile a dei processi naturali extraumani, a meri meccanismi, in quanto le forme culturali fondati sulla lotta e l’oppressione non sono testimonianza di una volontà unitaria e autocosciente: questo mondo non è il loro, ma quello del capitale. […] Quell’identificazione è dunque contraddittoria, una contraddizione che caratterizza tutti i concetti del modo di pensare critico
[M. Horkheimer, Teoria tradizionale e teoria critica]
Citato da P. Donatelli in La filosofia e la vita etica, edito Einaudi.
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