GILLES DELEUZE – È POSSIBILE RITROVARE L’ETERNA NOVITÀ DI UN AUTORE?

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Sartre è stato tutto per me. Sartre è stato qualcosa di fenomenale. Durante l’Occupazione era un modo di esistere nell’ambito spirituale […] Io ero affascinato da Sartre, sono stato conquistato da lui. E secondo me in Sartre c’è qualcosa di nuovo che non si perderà mai, qualcosa di nuovo per sempre. È come Bergson. Non si può leggere un grande autore senza trovarci una novità eterna. E se oggi trattiamo Sartre o Bergson come qualcosa di superato è perché non siamo in grado di ritrovare la novità che rappresentavano per il loro tempo. E le due cose sono una sola: se non sappiamo ritrovare la novità di un autore per la sua epoca, perdiamo l’eterna novità che porta in lui. Non sappiamo più ritrovare ciò che sarà per sempre
[G. Deleuze, Mi ricordo (1995), in A. Badiou, Oltre l’Uno e il Molteplice]
Passaggio tratto da Giulio Piatti, Cosmogenesi dell’esperienza, Mimesis.
@ILLUS. by FRANCENSTEIN,2021