L’INDISCRETO
L’indiscreto: (con un inchino entra in scena) Lor Signori, mi presento: sono l’Indiscreto, per servirvi. Non sono un trafficone, né un gabelliere; ma un mattacchione e amico del cancelliere. Tutto ciò non lo faccio per sapere, ma sol per piacere. La mia Gioia, nel vostro godere, la mia Tristezza, nel vostro vedere.
Ebbene, lor Signori, vogliate parlare e dire e spettegolare… Io son l’Indiscreto, il mio nome è d’indiscrezion natura, assicurazion d’affidabilità sicura. Parlate, dite pure, io non mi intrometto. Son l’Indiscreto, non ne abbisogno. Parlate, dite, lor Signori: tutto quel che dite io già lo so…
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@ILLUS. by, FRANCENSTEIN, 2020
