MAMBOLOSCO, BORO BORO E L’ETERNO TWERK IPNOTICO

Mi sa proprio che questa fa palestra, tutti gli guardano il culo, ma non gli interessa.
Così Mambolosco. Si riferisce alle natiche di una donna, ma poi dice “gli guardano il culo”. Sarà solo un errore?
Secondo me no. MamboLosco ci invita ad andare oltre le apparenze: il suddetto culo è sì suo (di lei), ma anche di qualcun altro. Ossia Suo di Lui, Dio!
Ebbene sì poiché il Dio che, conformemente a quanto diceva Sant’Alselmo d’Aosta o di Canterbury è id quo maius cogitari nequit, è semplicemente Tutto. Un Dio così grande che non può che trovarsi in ogni cosa identificandosi così col mondo. Un Dio–Mondo che per essere totalità intrinseca non può che trovarsi interamente ed eternamente presso di sè in ogni suo aspetto.
La magni-ficienza di Dio, che non conosce de-ficienza, risplende in ogni suo attributo. Attributi che sono solo nominalmente molteplici perché sono semplicemente aspetti differenziati di Lui, l’Uno.
L’Unico Dio che non può che mostrarsi al gonzo, l’uomo, di terga. Poichè Dio è cognizione totale, anima onnicomprensiva che comprende dentro di sé anche quella di ogni suo figlio e, dal suo sguardo, ama nascondersi (per così dire), non potendo apparigli per intero.
A ogni uomo spetta dunque di trovare il modo per riconciliarsi con Dio.
La ricerca di Dio, però, è infruttuosa. Poichè scansando ogni determinazione che appare, è sempre un’altra determinazione ad apparire, non Dio.
Ed è così che Boro Boro può abbandonare la ricerca e dire piuttosto: “chi twerka trova”. Ed è lui a farsi trovare.
Le terga di Lui, Dio, sono una apparizione che non si può rifiutare. Il ricongiungimento con la Realtà è prossimo.
Quel culo è senz’altro reale, bello e buono: “ci salto sopra come Bugs Bunny” dice MamboLosco.
L’ontologia precede l’epistemologia (Ferraris) e l’episteme è l’esperienza certa e incontrovertibile (Severino). Episteme significa stare sopra.
Lei sopra di me lo muove lento.
Boro Boro si abbandona alla Realtà e alle Sue forme. Realtà che è un sogno ad occhi aperti. Eterna Magie direbbe Schelling.
Eterna poiché rotonda, poiché unica. I Suoi aspetti sono un insieme non numerico, continuo e infinito, di meraviglie.
Rotonda è la Terra. Rotondo è il Tempo, Eterno e infinito in tutte le direzioni. Rotonda è la Verità. Poiché rotondi sono i bei culi così come le belle tette.
Dio è Rotondo! Eterno Mostro fatto di sogni…
Anselmo d’Aosta non era panteista, ma a essere più coerenti, a partire dal suo IQMCN lo si diventa (vd. Sul Cristianesimo). Dio che si mostra di terga è un avvenimento biblico di cui è testimone Mosè: “Ti coprirò con la mano finchè sarò passato. Poi toglierò la mano e vedrai il mio dietro; ma il mio volto non lo si può vedere”. (Esodo, 33, 22-23). Fonte Paolo De Benedetti, Ciò che tarda avverrà, Qiqajon, 2018, specificatamente il capitolo Il Dio che passa. Che Dio sia un Lui (o un Egli) è solamente una trovata narrativa di MamboLosco. Dio, ovviamente, è tanto asessuato quanto transessuale-bisessuale.
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@ILLUS. by CATALINA LUNGU, 2019