ABABINILI, PATRONO DEI PYROMANTI, SUPREMO INCENDIO
MOSTRO – MOSTRO ASSOLUTO – PRIMO ENERGOUMENO
Ababinili, conosciuto anche come Abbabinili, Babbabinili, Babbobinili, Abbabbobinili (ma il nome che gli si dà è ininfluente, Lui non ascolta) è il mostro più temuto di Shibalba. Mostro del Fuoco, compie ciò che gli è proprio e che gli provoca diletto nel parificare ogni determinazione nella cenere. Egli è il Fuoco e non la cenere, tuttavia non è dato sapersi né il domandarsi per i caduti se Egli sappia o meno che la distruzione di cui si fa portatore è solo πρός τι e non καθ’αὑτό. A tal proposito è da ricordarsi come un convinto estimatore di Ababinili sia stato Eraclito, tanto da vedere il Lui le stigmate del Dio (o così riferisce di Eraclito Aristotele). È sotto consiglio del Fuoco che l’oscuro afferma l’unità del Tutto ed è per traviamento del Fuoco che glielo sacrifica. Eraclito invoca il fiume di lava che scorre incenerendo ogni cosa, ma Colui che arde senza mai estinguersi è Ababinili.
Il Nero Magma intangibile si avviluppa oltre lo sguardo del caduto. I Greci evocano il senso ontologico del divenire e la tradizione filosofica fino a Hegel ritiene che esso sia impensabile se non si pone una sistenza Immutabile (totalmente altra) che non ne sia toccata. Eppure con Hegel la verità si schiaccia sul mondo e si rivela immanente.
L’Assoluto così pensato è però esso stesso divenire, pneuma, geist, che soffia a una direzione senza ritornare al proprio principio. Immutabile è il divenire.
Divenire che con Gentile non può che travolgere anche ogni idea che pretenda di innalzarsi e persistere chiara e distinta. L’intelletto si identifica con le sue operazioni, è atto del pensiero che pone e plasma continuamente il mondo.
L’attualismo è il culmine dell’auto-coscienza del sé-pensante Primo Geist. Ed è così che “la più flagrante contraddizione investe tutto il pensiero”. Con Ugo Spirito l’Assoluto che è Vita deve liberarsi dalla Morte che l’immutabilità costituisce. La auto-coscienza che il Primo Geist ha di sé non può che apparire in un lampo per poi scansarsi e lasciare il posto alla prossima creazione. Il problematicismo pone ancora la skepsis: “illegittimo e contraddittorio” è vedere nel divenire “l’essenza della realtà” e presentare come soluzione il problema stesso.
Il ribaltone del Primo Geist lascia spazio al suo gemello negativo. Ovunque non guardi l’occhio creatore dell’Intelletto vi è la Distruzione di Ababinili, la nera incandescenza che divorerà ogni determinazione. Ancora con Eraclito, ogni cosa è nell’Uno fusa e con-fusa.
Così il Primo Geist, semi-incosciente, continua a operare, col terrore del Gemello maggiore che lo assilla. Questo è costruzione/distruzione dynamenica, oscura all’Intelletto, che si carica per esplodere e, manifestandosi, farsi energoumeno.
Ababinili è il Primo Energoumeno, tra i suoi seguaci che lo credono Dio i sacerdoti sono i Pyromanti. Tuttavia questi non ambiscono a una totale parusia del proprio Signore. Non vogliono fare la fine di Empedocle!
Considerazioni su Gentile adattate da E. Severino, Oltre il linguaggio, Adelphi, Milano – 1992, specificatamente capitolo Attualismo e problematicismo. Così come citazioni di e considerazioni su Ugo Spirito. “Tutto potrà creare lo Spirito, ma non più la consapevolezza della sua capacità creativa”.
@PHOTO JOHNNY PARADISE SWAGGER, 2019