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PARMENIDE – (Sonetto IV)
Terrificante e venerando maestro piombò a rifar dell’auroral pensiero il fondamento. Di rapsodo l’estro raccolse e voce restituiva al vero. “Tutto quel ch’è – tuonò – da sempre fu; e non mai nacque e da null’altro venne, né mai morrà né moverassi più, poiché l’eterno è di natur perenne. E solo ciò che...