LA TECNOLOGIA HA UN’ESSENZA – EXTRACT
Estratto di Andrea Vaccaro, Il Teleios. O i sette pregiudizi sulla tecnologia, Le Lettere, Firenze 2023, pp. 25-27. Con approfondimenti teologici curati da Marco Staffolani.
Essenza . La tecnologia non è né buona né cattiva; dipende dall’uso che se ne fa
La negazione di un’essenza per la tecnologia è il pregiudizio più frequente, grave e irritante. E quando colui che lo pronuncia ha il volto soddisfatto di chi crede di esprimere un significato offende la propria e l’altrui intelligenza.
Non lasciamoci trascinare dalle parole, capiamo che il luogo comune del “dipende dall’uso che se ne fa” è un’etichetta incollabile su ogni vasetto dello scaffale, indistintamente, senza contribuire minimamente a indicare cosa contiene.
Forse, l’acqua è buona o dipende dall’uso che se ne fa? Se la uso per buttarvi dentro il mio avversario con un masso legato al piede, diventa forse cattiva? Se irrigo il mio orticello di insalata a mo’ di risaia, forse è l’acqua a rovinarlo? E i maremoti, gli tsunami, i Katrina ecc.? E quando i coevi di Noè furono tutti cancellati dal Diluvio, poterono pure loro convenire che l’acqua è buona? E l’acqua del Mar Rosso che salvò gli ebrei e sommerse gli egizi? Se si apre è buona, se si richiude è cattiva, quindi dipende dall’uso che se ne fa? Forse la cioccolata non è buona? E se mi attengo a una dieta di sola ed esclusiva cioccolata quanto posso andare avanti? Dopo una settimana o un mese potrò ancora dire che è buona o comincerò a sospettare che la sua bontà dipende dall’uso ragionevole? La Chiesa è di diretta derivazione divina; chi può mettere in dubbio che sia buona. E se la uso per ingrassare il mio conto in banca, per far carriera, per abitare in locali chilometrici, per palpeggiare uomini, donne e bambini? Allora la Chiesa diventa cattiva o resta buona, solo che se ne fa un uso cattivo? E facendone un uso cattivo, si tocca forse la sua natura essenzialmente buona?
Dio, infine, il Sommo Bene. Se compio un atto terroristico inneggiando al Suo Santo Nome, Egli diventa forse cattivo o si tratta solo di un uso improprio? Se si indicono crociate in nome di Dio o sante Inquisizioni o guerre sante, Egli diventa cattivo? Se muovo il popolo sotto l’insegna del Gott mit uns, Dio è con noi (e contro gli altri), ne va davvero dell’essenza di Dio?
Insomma, di tutto, perfino di ciò che è il Bene per essenza è possibile far un uso malevolo, poiché l’essere umano ha mangiato del frutto dell’albero del bene e del male, ovvero ha la naturale propensione a fraintendere il bene e il male nei contesti in cui è implicato. Se, tuttavia, l’essere umano equivoca inintenzionalmente o meno, il bene con il male, ciò non tocca l’essenza: il bene resta bene e il male resta male. Quando avremo la coscienza limpida, al momento del Giudizio, non confonderemo più.
E allora, come non vedere che la tecnologia ha un’essenza; come non vedere che è essenzialmente buona?
Se anche la sessualità, oggi, dopo secoli di infamanti, ossessive, patologiche accuse di insita peccaminosità e diavoleria, viene riconosciuta dalla dottrina della Chiesa essenzialmente buona in sé, proprio alla tecnologia vogliamo lasciare il ruolo scomodo di unica sfera teandrica priva di essenza?
L’essenza della tecnologia – non è difficile avvedersene – è la trasformazione del mondo. Non di trasformarlo come fanno i castori con le loro dighe o i picchi muratori. Trasformarlo, piuttosto, in maniera imponente, introducendo, ad esempio, il web, un piccolo mondo nel grande mondo (o, forse, viceversa), capace di fare, dei popoli dispersi nel pianeta, un’unica comunità, dove tutti – parti, medi, elamiti… – possono comunicare e comprendersi, pur mantenendo la propria lingua.
L’essenza della tecnologia è la trasformazione di questa Terra in una Terra nuova, per quanto possibile all’essere umano.
La tecnologia, Techne, per l’essere umano, è la possibilità di rinnovare sé stesso e il cosmo, e questa possibilità è un dono speciale di Dio, che trova un pari solo nella ragione, Logos, che è la possibilità, per l’essere umano, di comprendere sé stesso e il cosmo. Entrambi i doni procedono dal Padre, sono le due braccia con cui il Dio Amore ci abbraccia e ci comunica le sue Energie, in virtù delle quali possiamo pensare e fare.
Non neghiamo più a Techne un’essenza; non ripetiamo più il luogo comune secondo cui essa non è né buona né cattiva, ma dipende dall’uso che se ne fa, affermiamo piuttosto che essa è in sé buona, pur potendola usare per scopi malevoli. Techne è buona, per essenza.
Sulle orme del Creatore dinanzi alla sua opera in sei giorni, anche noi guardiamo con profondità la tecnologia e vediamo che è cosa essenzialmente buona.
@ILLUS. by, FRANCENSTEIN 2024
IL TELEIOS
O i sette pregiudizi sulla tecnologia