MEOUMENO
Oggi, 5 giugno 2020, il vostro Profeta, o desistenti, introduce nel lessico filosofico un nuovo termine desistenziale: «MEOUMENO(N)» [pronuncia: «meùmeno(n)»] per esprimere un concetto mai veramente esplorato dal pensiero umano, e cioè il concetto della sempiterna ergìa pensata come non manifestantesi fenomenicamente in ergìa; ovviamente il vostro Profeta, o desistenti, quando conia un nuovo termine ha a cuore l’unico e-vento in-ergetico che importa: il concepimento di un nuovo figlio; e quindi, meoumenicamente, a partire da oggi chiamiamo meoumeno un (figlio) inconcepito che si contrappone a un (figlio) concepito:
οὐ μὲν οὖν oppure οὐμενοῦν
al contrario non, piuttosto non;
per introdurre una prop. neg. che si contrappone alla prop. prec.
la valenza meontologica insita in questa locuzione fa del meoumeno un non-esser(ci) che è quindi anche «ME-NOUMENO(N)» [pronuncia: «me-nùmeno(n)»] come negazione del noumeno(n) kantiano: un essere inconoscibile, ma non inconoscibile in quanto sostrato gnoseologico probabilmente inserito negli enti dal cervellone trascendente di un essere soprannaturale, bensì inconoscibile perché non essendo(ci) è ignoto: anonimo, senza nome, come il Milite che si onora il 25 aprile, il 2 giugno e il 4 novembre; l’ignoto inconcepito che si contrappone – οὐμενοῦν – al noto concepito. Il μή che prefissa sia «l’(ess)ente» τὸ ὄν sia «il noto» τὸ γνωτόν nega ontologicamente l'(ess)ente e quindi anche il suo essere noto in quanto concepito facendone un noumeno non perché potrebbe essere conosciuto bensì proprio perché non essendo(ci) è assolutamente τὸ ἄγνωτον l’ignoto dacché inconoscibile. Un conto è il noumeno kantiano, che è ignoto perché è un possibile in sé degli enti già concepiti, ed un altro conto è il meoumeno kantiniano, che è ignoto perché è un impossibile inseità degli enti inconcepiti, non ancora concepiti. Inutile stare a disquisire su un eventuale rapporto fra noumeno, meoumeno e teoumeno, poiché quest’ultimo essendo addirittura un noumeno trascendente – e non il noumeno trascendentale voluto da Kant – divinizza l’ignoto sia ontologico sia gnoseologico rendendo sacro(santo) il Fato del Feto.
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@ILLUS. by TEKATLON, 2020