L’OSCURO COMPAGNO A PASSEPARTOUT CHEZ TOI

27/05/2020

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Per ironia della Suerte o per serietà del Destino anche gli eventi offline dell’Arena Philosophika si trovano costretti a riformattarsi per la rete. Ed ecco dunque un brillante video di presentazione per “L’oscuro compagno. Il mostro dalla mitologia ai pokémon”, libro edito Europa Edizioni, realizzato per Passepartout chez toi, con S. Vaccaro, eddymanciox, F. Bellè e C. Lungu.

Pubblicato da Biblioteca Astense su Mercoledì 27 maggio 2020

Passepartout en hiver

Rassegna stampa

Illustrazioni

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L’OSCURO COMPAGNO. IL MOSTRO DALLA MITOLOGIA AI POKÉMON

Libro

Europa Edizioni

Arena Philosophika

@ILLUS. in copertina by CATALINA LUNGU, 2019

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by arena.philosophika 5 giorni ago
"Quanto più conosciamo le cose singole, tanto più conosciamo Dio", Ethica, V, prop. XXIV. Siamo qui al cospetto dell'elevazione massima e della massima fallimentarità del pensiero di Baruch Spinoza. Fallimentarità che però non dove richiamare alla mente il non raggiungimento di un obiettivo, ma l'ardore concettuale di un filosofo che ha costruito una metafisica volutamente immanentistica. 'Costruire' a rigori non è nemmeno corretto: non ha difatti costruito epistemologicamente un sistema di pensiero che riflettesse l'Essere - l'epistemologia venne riconosciuta nei suoi limiti intrinseci già nel "Trattato sull'emendazione dell'intelletto" - quanto più ha maturato una accorta metafisica dell'Uno-Sostanza (Dio) tanto vicino

by arena.philosophika 2 settimane ago
Dare un nome è prerogativa adamitica. L'atto di nominazione è l'assegnazione di un campo di appartenenza: un'intera catalogica, ovvero il tracciare la linea di demarcazione secondo un modello, da principio assai poco sofisticato, tassonomico. Dare un nome significa individuare e collocare, distinguere e ordinare. Così l'uomo conferì, nel regno dell'Eden, nomi alle cose, segno della vicinanza con Dio che fa che le siano siano, di quella nobilitas ingenita che ci vuole a somiglianza della sua Perfezione. Ma, sembra qui chiedersi Hölderlin, l'uomo edenico era già uomo? L'uomo non è nato, invece, dall'esilio, dalla cacciata, dalla caduta? L'uomo non è nato

by arena.philosophika 3 settimane ago
"Guglielmo di Ware abbandona la composizione ilomorfica delle sostanze e aderisce alla dottrina dell'Unità della forma. Egli identifica le facoltà dell'anima con la sua essenza." Lo sa bene anche Charles Bronson (o gli sceneggiatori di molti dei film in cui presenzia). Egli non sta alle regole, negatrici della Realtà, e agisce in Quella - senza aumentarLa - essendo responsabile delle proprie azioni. Ossequioso della Realtà tutta d'un pezzo, egli è il Suo cavaliere: al diavolo le regole che cercano di dividerla e moltiplicarla invano! Cit tratta da E. Gilson, "La filosofia nel Medioevo" Illus. by @aguabarba #cit #citazione #virtutes #essentia

by arena.philosophika 3 settimane ago
Tristo sembra il Destino del Superuomo. Egli rifugge tanto il modello dei valori (plurali) universali quanto l'exemplum di un illustre predecessore per accettare la dottrina dell'Unità della Forma. Abbandonata l'idiozia del culto dell'idolo per abbracciare il Dio che Tutto (si) abbraccia, il Superuomo è libero di volere ciò che fa. Tuttavia volendolo già lo ha fatto. Così Egli si ama. Al tempo delle macchine, lo sguardo lucido dell'immortale non può che farsi attonito per la meravigliosa realizzazione di Sé in tutte le Forme. Il Superuomo vede il Suo tempo e s'impaluda. La Tossina ammira la Necessità del Sistema; spettatrice lo

by arena.philosophika 1 mese ago
"Il granello di sale che si scioglie nell'acqua non si annulla affatto, dal momento che rende salata l'acqua" - così Eugène Ionesco, da noi tradotto, in una pièce dal grande impatto emotivo: "Le Roi se meurt", "Il Re muore". La morte del Re Bérenger è imminente e il suo destino segnato: alla fine dello spettacolo deve morire, gli piaccia o meno. Il medico e la Regina Marguerite, prima moglie, hanno accettato l'inevitabile; la Regina Marie, seconda sposa, lotta per capovolgere il destino e sovvertire la trama dello spettacolo. Tutto intorno cresce la desolazione, gli abissi si aprono sotto i loro

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