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IL MOLTEPLICE MUORE NELLA NECESSITÀ DEL SUO IN SÉ (Gennaro Sasso)
[N]el dichiararne la morte metafisica e nel proclamarne l’impossibilità, occorre che il molteplice sia nominato, e il suo oggetto si profili […]. Persino nel doppio giudizio: “il molteplice muore, come molteplice, nella necessità del suo in sé”, “risolto nella necessità che dovrebbe fondarlo e metterlo in salvo, il molteplice è morto”, […] il soggetto resiste...